Società italiana di cardiologia: ci sono sequele cardiologiche acute dell’iniezione da covid-19. Si parla di PASC

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Pubblicato sul Giornale Italiano dì Cardiologia un “Expert consensus document della Società Italiana di Cardiologia (SIC): Sequele cardiovascolari post-acute dell’infezione da SARS-CoV-2”. Il Prof. Ciro Indolfi, Presidente team, è un team di esperti nazionali sulla reale frequenza delle complicanze cardiovascolari in corso di COVID-19 


Una recente metanalisi, in una popolazione cumulativa di quasi 550 casi di soggetti deceduti di età media 69 anni, ha confermato la bassa prevalenza di miocardite nella malattia di COVID-19, e la presenza di microtrombosi in un terzo dei casi e di tromboembolia polmonare in circa un quarto dei casi. Inoltre, è stata messa in risalto l’elevata coesistenza di patologie cardiache croniche, quali l’ipertrofia cardiaca, la fibrosi, l’aterosclerosi coronarica nonché l’amiloidosi non diagnosticata in vita. La proporzione relativamente alta di amiloidosi cardiaca tra i soggetti deceduti per COVID-19 rispetto a quella rilevata in pazienti non COVID-19 suggerisce che questa condizione possa rendere i pazienti vulnerabili agli esiti avversi dell’infezione da SARS-CoV2.

Benché il decorso clinico del COVID-19 nella sua fase acuta sia ormai delineato con sufficiente dettaglio, meno nota è invece la sua fase tardiva caratterizzata da un’eterogenea serie di sequele a carico di vari organi ed apparati, incluso quello cardiovascolare, che si protraggono dopo l’episodio acuto o insorgono a distanza dalla loro risoluzione.

Questa sindrome, oggi riferita con un nuovo acronimo PASC (post-acute sequelae of SARS-CoV-2 infection), è stata riconosciuta formalmente da diverse società scientifiche ed organizzazioni internazionali. La PASC è  una sindrome multisistemica, multifattoriale e con un amplissimo spettro di presentazioni cliniche che includono pazienti con pregresse e severe complicanze respiratorie e cardiovascolari per i quali non è difficile ipotizzare la persistenza a distanza di disturbi con decorso asintomatico o paucisintomatico dell’infezione e, per questo motivo, frequentemente sottovalutati o non riconosciuti.

Tra i sintomi chiave delle PASC, le palpitazioni, la dispnea (da sforzo), il dolore toracico, l’intolleranza all’esercizio e la sindrome da tachicardia ortostatica posturale sono quelli che attirano l’attenzione sul sistema cardiovascolare.

 

 

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