Stellantis investe nel Molise: per il 2024 il via ai lavori per la gigafactory a Termoli

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Stellantis

Un programma di sviluppo che metterà in Molise in primo piano. Si è svolto il primo incontro tra la direzione aziendale e le sigle sindacali.  Stellantis ha comunicato che è in programma per il 2024 il via ai lavori per la conversione della fabbrica di Termoli in una gigafactory destinata a diventare il terzo sito europeo per la produzione di batterie dell’Automotive Cells Company (ACC)

Si ipotizza che già nel 2026 verranno  inaugurate le nuove attività produttive dell’impianto molisano, dopo 2 anni dal via ai lavori. La gigafactory  molisana è destinata a diventare il terzo sito europeo per la produzione di batterie dell’Automotive Cells Company (ACC), la joint venture del Gruppo con Total e Mercedes. nella città della costiera molisana si inizieranno ad assemblare le batterie dal 2026 con la produzione del primo dei tre moduli previsti per il 2030, che a regime consentiranno di occupare circa 2mila lavoratori e realizzare fino a 40 gWh di accumulatori.

Per questo progetto ACC investirà circa 2,3 miliardi di euro, 370 milioni dei quali ricevuti da finanziamenti pubblici. In particolare per gennaio 2023 è prevista l’acquisizione di aree libere e del fabbricato di Termoli 2, che contestualmente continuerà ad essere utilizzato da Stellantis per la produzione di cambi fino al primo quadrimestre 2024. Per l’avvio ai lavori non si dovrà attendere molto: nel mese di  ottobre il via per la costruzione del fabbricato dove verranno sviluppati il primo modulo e l’unità di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. A gennaio 2025 saranno avviate l’installazione degli impianti necessari per la futura produzione di batterie e la costruzione nel fabbricato Termoli 2 degli altri due moduli, che dovrebbero entrare in funzione tra il 2028 e il 2030. Quindi, l’anno successivo inizierà la produzione del primo modulo. La produzione degli attuali motori Fire sarà mantenuta fino alla fine del 2026, mentre quella di altre famiglie di propulsori, destinati a modelli dei segmenti premium, continuerà fino allo stop degli endotermici.

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