Strumenti di risparmio con pochi rischi: Buoni Fruttiferi Postali e Titoli di Stato

Di Alessio Perini 4 minuti di lettura
risparmio ed investimenti

Ad ottobre l’inflazione in Italia ha raggiunto il 9%, con una crescita inarrestabile su base mensile, a doppia cifra se analizzata su base annualizzata. E mentre l’indice continua a crescere a un ritmo sorprendente, il rischio reale di contrazione dei risparmi diventa sempre più reale.

Per evitare tali sorprese, gli italiani tendono a ricorrere a strumenti di risparmio come i buoni postali fruttiferi e i titoli di Stato:

Buono Postale 4×4

Il buono postale 4×4 è per chi vuole investire fino a 16 anni, contando su un aumento del reddito fisso e avendo la possibilità di riscattarlo in qualsiasi momento durante il periodo di prescrizione, e dopo 4, 8 e 12 anni, anche con Riconoscimento interessi maturati. Il rendimento annuo lordo a scadenza è ora del 3,00%. Come ricorda Poste Italiane, puoi richiedere la restituzione del prestito obbligazionario in qualsiasi momento durante la prescrizione e avrai diritto alla restituzione del capitale investito dopo 4, 8 e 12 anni, anche con riconoscimento degli interessi maturati per la proposta. di ogni quadriennio. Non sono previste commissioni di sottoscrizione o rimborso, ad eccezione delle tasse. Il 4 × 4 BFP è soggetto a un’imposta sugli interessi agevolata del 12,50% ed è esente dall’imposta di successione. Come ci si sotto-scrive? E’ possibile sottoscrivere i Buoni 4×4 per importi pari a 50 euro e multipli, sottoscrivendo i buoni dal web, tramite Risparmio Postale online e BancoPosta online – Internet Banking, e da App BancoPosta.

BTP Italia: la redditività aumenta con l’inflazione

BTP Italia è un titolo di Stato pensato per i piccoli risparmiatori con un rendimento indicizzato all’inflazione e un prestito fedeltà che viene erogato per la prima volta in due diverse occasioni: durante e al termine del periodo di emissione. rendimenti all’aumentare dell’inflazione interna. Pertanto, svolge un ruolo importante nel sostegno al risparmio privato e nella tutela del potere d’acquisto dei cittadini e delle famiglie.
Lo strumento è stato lanciato per la prima volta a marzo 2012. BTP Italia protegge dall’inflazione perché ogni sei mesi il Tesoro assegna cedole rivalutate all’inflazione del periodo, oltre alle plusvalenze. Nel caso del nuovo BTP Italia 2030 (scadenza 28 giugno 2030) e cedola minima garantita dell’1,60% (ISIN: IT0005496994).

In questo caso particolare, all’obbligazionista viene sempre accreditato un importo pari al tasso di inflazione maggiorato di un margine reale dell’1,60%.

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