In una giornata assolutamente non positiva per il colosso italiano delle telecomunicazioni. Il titolo a Piazza Affari ha incontrato difficoltà nel corso dell’ultima seduta di mercato, mostrando una performance inferiore rispetto al Ftse Mib. Dopo due giornate consecutive di rialzi, oggi la società ha subito una battuta d’arresto, attestandosi in territorio negativo. Dopo una chiusura positiva nella seduta precedente, con un incremento superiore all’1,5%, oggi Telecom Italia ha avuto un avvio difficile, con un calo dell’1,55% nel valore delle sue azioni, scendendo a 0,2226 euro. Fino ad ora, sono state scambiate oltre 72 milioni di azioni, una cifra ben al di sotto della media degli ultimi 30 giorni, che si attesta attorno ai 239 milioni.
La questione Vivendi
Durante l’ultima assemblea, Vivendi, il maggiore azionista di Telecom Italia, ha espresso il desiderio di disinvestire la propria partecipazione entro i prossimi 12 mesi. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli concreti su come Vivendi intenda valorizzare la sua quota prima dell’uscita. Secondo gli analisti di Equita SIM, il completamento del piano di cessione di NetCo e l’attuazione del piano industriale potrebbero migliorare le quotazioni e offrire a Vivendi un contesto più favorevole per ridurre la sua presenza in Telecom Italia.
Svolte legali positive
Una nota positiva per l’azienda è arrivata dal Tribunale di Milano, che ha disposto il dissequestro di 249 milioni di euro precedentemente congelati. Questi fondi erano stati bloccati in seguito a un’indagine su presunti pagamenti indebiti fatturati ai clienti tra il 2017 e il 2020, relativi ai servizi a valore aggiunto. La decisione del tribunale rappresenta un passo avanti significativo per Telecom Italia, alleggerendo le preoccupazioni legali che avevano pesato sulle sue operazioni.
Nonostante la giornata negativa, Equita SIM ha mantenuto una visione positiva sul futuro di Telecom Italia, confermando la raccomandazione di “buy” e fissando un prezzo obiettivo a 0,37 euro per azione. Gli analisti continuano a vedere potenziale di crescita nel medio termine per il titolo, nonostante le sfide correnti e le incertezze del mercato.