Tempo libero: quanto vale per gli italiani?

Di Redazione Fn24
Economia

(BorsaeFinanza.it) “Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando”. Gli italiani sembrano aver appreso perfettamente il concetto espresso da Albert Einstein, il padre della relatività. Lo dimostrano i cambiamenti che il post-Covid ha portato nella vita delle persone e il fenomeno delle dimissioni di massa. Dimissioni spesso non legate ad aumenti salariali ma alla possibilità di dare più importanza al proprio tempo libero. Lo conferma la ricerca condotta da Research Dogma, che ha ispirato la campagna di comunicazione che FinecoBank si appresta a lanciare il prossimo 12 marzo. “È cambiata la percezione del tempo e di come vogliamo trascorrerlo” ha sintetizzato Paolo Di Grazia, vicedirettore generale del gruppo bancario, nel corso della presentazione alla stampa.

Cosa desiderano davvero gli italiani?

La ricerca di Research Dogma, presentata da Fabrizio Fornezza, ha coinvolto oltre 1.500 persone tra 25 e 65 anni e ha messo in luce il rapporto che gli italiani hanno con lo spazio-tempo. Lo spazio è dato dal contesto in cui le persone devono muoversi e ne plasma il tempo e il suo utilizzo. Quello attuale è un contesto difficile. Gli italiani devono affrontare le difficoltà portate dall’inflazione, che erode redditi e risparmi, vivono all’ombra di una guerra che in ogni momento potrebbe subire un’escalation, sanno che nella gestione del proprio patrimonio non possono sbagliare in uno scenario di arretramento sempre più marcato del Welfare State. Per tutti questi motivi il 78% delle persone interpellate da Research Dogma è in ansia per la propria situazione economica. E se alcune motivazioni per quest’ansia accompagnano gli italiani da tempo, come il timore di r


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