Uno sciopero di 48 ore dei portuali di Genova

Di Redazione Fn24
salone nautico genova

I lavoratori del Porto di Genova che aderiscono al sindacato USB protesteranno contro l’obbligo del Green pass sul posto di lavoro.

In una Genova  che fa notizia  in quanto dopo sei giorni, è stato sgomberato dalla Polizia il presidio al varco Etiopia dei no green pass si aggiunge oggi anche la notizia del prossimo sciopero

Giovedì 21 ottobre 2021, al settimo giorno della protesta, la polizia ha sgomberato i manifestanti presenti al Varco Etiopia senza particolari tensioni, facendo allontanare una trentina persone presenti al momento dell’arrivo degli agenti. Negli ultimi giorni la protesta é pacifica. Si auspica ad uno stesso clima anche durante lo step successivo dei No Green pass.

Durerà 48 ore infatti lo sciopero dei portuali di Genova che è stato annunciato e proclamato dall’Unione sindacale di base (Usb). I giorni prescelti sono il 25 e il 26 ottobre  2021 e i lavoratori, che aderiscono al sindacato, protesteranno contro l’obbligo del Green pass sul posto di lavoro. Appuntamento  per coloro che intendono aderire é fissato per le ore 6 di lunedì 25 ottobre presso il varco Albertazzi.

“Con l’entrata in vigore del decreto legge 127/2021 che prevede l’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro – scrive Usb Porto in una nota – viene discriminata la classe lavoratrice, ulteriormente divisa nonché privata del reddito, delle tutele contrattuali e della privacy. Abbiamo quindi indetto uno sciopero di 48 ore per denunciare la gravità dell’applicazione di questa misura”.

“Esigiamo – continua Usb Porto – che vengano garantiti tamponi antigenici (rapidi) per tutti i lavoratori vaccinati e non, su tutti i posti di lavoro e interamente a carico delle aziende come previsto nella legge 81/2008. Inoltre il servizio di screening messo a disposizione dalle aziende dovrà trovarsi in prossimità del luogo di lavoro al fine di evitare penalizzazioni logistiche e temporali ai lavoratori stessi, compresi i soggetti terzi (quali trasportatori etc..). Dovranno essere garantiti anche tutti i Dpi ai lavoratori e la sanificazione delle aree”.

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