L’Unione Europea ha recentemente dato il via libera alla direttiva sulle case green, con importanti conseguenze per gli immobili italiani. Secondo il Centro studi di Unimpresa, il conto da pagare per riqualificare gli immobili classificati nelle peggiori classi energetiche potrebbe arrivare a 270 miliardi di euro.
Maggioranza di immobili italiani in classi energetiche F e G
Su quasi 12,5 milioni di unità immobiliari totali in Italia, ben il 61% è classificato nelle categorie energetiche F e G, le più basse. Ciò significa che milioni di famiglie e imprese dovranno affrontare investimenti significativi per adeguarsi alle nuove regole europee.
Appello per un ripensamento delle normative europee
Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ha dichiarato che questa direttiva evidenzia come l’Unione Europea operi spesso sulla base di ideologie, ignorando gli interessi economici complessivi di alcuni paesi. Ferrara ha sottolineato l’importanza di un ripensamento delle normative e della determinazione politica per proteggere l’economia italiana.
Spesa media stimata per ciascun immobile
Secondo lo studio di Unimpresa, la spesa media necessaria per riqualificare ogni immobile potrebbe variare tra i 20.000 e i 55.000 euro. Considerando il numero di immobili interessati, si stima che il totale da sostenere potrebbe raggiungere i 270 miliardi di euro nei prossimi 20 anni.
Obiettivi della direttiva “case green”
La direttiva europea prevede una riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali entro il 2030 e il raggiungimento di zero emissioni per i nuovi edifici dal 2030 in poi. Gli Stati membri dovranno definire piani nazionali per raggiungere tali obiettivi, con particolare attenzione alle ristrutturazioni degli immobili meno efficienti.
Sanzioni e incentivi per gli immobili non conformi
Attualmente non sono previste sanzioni specifiche per chi non adeguerà i propri immobili ai nuovi standard entro i tempi stabiliti, ma i governi nazionali potranno decidere di applicarle. È importante sottolineare che gli immobili non conformi potrebbero subire una perdita di valore automatica, oltre alle potenziali conseguenze sul mercato immobiliare.