CIG in netto ritardo e il Ministero chiarisce la sua posizione

Di Antonia De La Vega

La Ragioneria Generale dello Stato non ha bloccato né ritardato in alcun modo il trasferimento delle somme da destinare alla quota di integrazioni salariali finanziata dallo Stato per il 2021. Tali somme, determinate sulla base delle relazioni tecniche redatte da INPS e Ministero del Lavoro, sono parametrate alla previsione degli effettivi utilizzi.

Ecco cosa dichiara il Ministero dell’Economia e delle Finanze in un comunicato stampa dopo la segnalazione di Italia Oggi sui presunti ritardi di pagamento della cassa integrazione dei casi di pagamento diretto INPS.

Il ministero dell’Economia ha infatti smentito di avere responsabilità nel nuovo pasticcio che riguarda il pagamento della cassa integrazione. Due giorni fa Italia Oggi aveva dato notizia che centinaia di migliaia di persone (fino a 600mila secondo il quotidiano economico) sono in attesa della cig da mesi “perché la Ragioneria dello stato, guidata da Biagio Mazzotta, non sblocca i fondi”, anche se “l’Inps è al passo con i tempi di autorizzazione delle istanze presentate dai datori di lavoro”. Questo a causa di un meccanismo adottato dalla stessa Ragioneria per “fare cassa, risparmiare“. Mercoledì sera però da via XX Settembre è arrivata una secca smentita.

Il Ministero e Ragioneria anzi hanno suggerito una “più flessibile allocazione delle risorse previste tra i diversi istituti di integrazione salariale e in relazione agli specifici stanziamenti di bilancio previsti, al fine di agevolare l’attività amministrativa e di riconoscimento dei trattamenti di integrazione salariale”. 

Nel corso del 2021, tra l’altro, MEF e RGS hanno promosso interventi legislativi per potenziare gli strumenti a disposizione dell’INPS per una migliore allocazione delle risorse. Da RGS nessun blocco per la Cassa Integrazione, agevolate le autorizzazioni INPS con provvedimenti ad hoc: nota MEF sui presunti ritardi di pagamento CIG.

 

 

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