Distacco della retina e sport

Di Antonia De La Vega
L'occhio del Fisco sui Social Network per stanare i furbetti

Il distacco di retina  va curato al più presto per limitare i danni alla vista e dopo un intervento alla retina per evitare ulteriori problemi. Dato che molte persone svolgono ogni giorno attività fisica, anche intensa, nella professione o nello sport, sorge una domanda abbastanza frequente: è possibile rifarle dopo un distacco di retina?

Il distacco di retina avviene quando la retina si stacca dalla parete a cui è solitamente attaccata. Quando la retina si solleva, porta con sé i vasi sanguigni che forniscono ossigeno e sostanze nutritive all’occhio, causando la morte cellulare 48 ore dopo il distacco, seguita da una progressiva perdita della vista.

Alcune persone sono più soggette di altre al distacco di retina (miopia grave, diabete, abitudine, ecc.): in questi casi è opportuno limitare i movimenti a scatti della testa e non rischio lesioni. Se il distacco di retina è già iniziato, lo sforzo fisico deve essere evitato.

Dopo la chirurgia correttiva, il distacco di retina e il duro lavoro sono raramente compatibili: svolgere un lavoro che richiede fatica e sforzo costanti (magazziniere, bidello, ecc.) può influire negativamente sulle variazioni della pressione intraoculare. Sollevamento pesi e distacco di retina possono coesistere, ma solo con alcuni accorgimenti che dovrebbero essere sempre applicati nella pratica: come gli atleti professionisti che praticano il sollevamento pesi come sport, è bene far uscire l’aria durante lo sforzo stesso. In ogni caso, è meglio non fare affatto pesi.

Prevenire il distacco di retina è infatti uno dei compiti del medico sportivo che in caso di sospetti dovrebbe interfacciarsi l’oculista. La prevenzione consiste nell’indossare dispositivi di protezione individuale, come occhiali o caschi, negli sport quando possibile. Tuttavia, un esame oculistico completo per identificare i fattori predisponenti al distacco è la migliore forma di prevenzione. La visita da un oftalmologo con un esame biomicroscopico del fundus oculare dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi attività sportiva, sia professionale che amatoriale.

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