Draghi: la strada della libertà passa per le energie rinnovabili

Di Antonia De La Vega
Wall Street

Il premier Mario Draghi anche alla luce degli ultimi accadimenti geopolitici promuove sempre più la “strada verso le energie rinnovabili“. Il modello a cui bisogna tendere è la “diversificazione delle fonti di energia”. L’appello del Presidente del Consiglio è rivolto durante le comunicazioni del governo al Senato sulla crisi Ucraina.

Il modello promosso da Draghi e a cui il Belpaese dovrebbe tendere è la “diversificazione” delle fonti di energia. Draghi afferma:”Dobbiamo prima di tutto puntare su un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili, come facciamo nell’ambito del programma Next Generation EU. Dobbiamo continuare a semplificare le procedure per i progetti onshore e offshore, come stiamo già facendo, e investire sullo sviluppo del biometano. Il gas rimane un utile combustibile di transizione. Dobbiamo ragionare su un aumento della nostra capacità di rigassificazione e su un possibile raddoppio della capacità del gasdotto Tap“.

Le energie rinnovabili sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi climatici predisposti dalla Commissione europea, anzi  è necessario un dispiegamento più rapido delle energie rinnovabili offshore migliorando ed espandendo le infrastrutture esistenti. Il dato è emerso già da una quindicina di giorni dalla relazione sulla situazione dell’energia rinnovabile off-shore approvata il 16 febbraio dal Parlamento europeo con 518 voti favorevoli, 88 contrari e 85 astensioni. Nel testo della relazione i deputati di Strasburgo hanno sottolineano l’importanza di “abbreviare le procedure per ottenere un permesso e invitano gli Stati membri a istituire un processo trasparente e considerare l’introduzione di limiti di tempo per il rilascio dei permessi ove necessario”.

Anzi il tetso ha ricordato “l’importanza di NextGenerationEu come opportunità unica per mobilitare capitali, oltre agli investimenti privati, per sviluppare infrastrutture”.

Inerenti le preoccupazioni in materia ambientale i deputati hanno sottolineano che i parchi eolici offshore possono avvantaggiare la biodiversità marina a patto che siano costruiti in modo sostenibile, ma devono coesistere insieme ad altre attività, come la pesca e il trasporto marittimo. L’eurodeputato danese Morten Petersen (Re), relatore del testo , aveva affermato infatti: “Abbiamo bisogno di molta elettricità verde per raggiungere i nostri obiettivi climatici e la strategia per le energie rinnovabili offshore è assolutamente essenziale a questo proposito”.

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