Perché è così amato? Ha contribuito a facilitare la conciliazione vita-lavoro e la gestione dei propri figli
Molte persone a fine marzo ritorneranno in ufficio dopo più di un anno di lavoro da casa. all’inizio spaventava i lavoratori del Belpaese, ma dopo un po’ ha convinto quasi tutti e ha riunito famiglie e soprattutto ha fatto bene al rapporto con i figli. Le opinioni di chi ha sperimentato lo smart working nel 2021 si divide tra più di una metà che lo ha ritenuto una grande occasione per migliorare la propria vita e un’altra che invece lo ha reputato, alla lunga, una costrizione a stare restare dentro casa.
Tuttavia, tra chi lavora ancora, prevale una valutazione più positiva (61%) del lavoro a distanza. È quanto emerge dal sondaggio Swg. A livello lavorativo, lo smart working ha avuto un duplice effetto: da un lato, sembrava peggiorare i rapporti interni, principalmente tra colleghi e, in una certa misura, anche con il manager. D’altra parte, è diffusa la convinzione che tale modalità di lavoro migliori la qualità delle attività svolte e consenta di ottimizzare le scadenze per attività ritenute di scarso valore. A livello personale, il telelavoro ha avuto impatti per lo più positivi, principalmente nel facilitare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e nella gestione dei figli.
Per una percentuale significativa di lavoratori, ciò ha migliorato le relazioni con i familiari conviventi, nonché il morale. Tuttavia, va notato che il 31% di queste esperienze ha avuto un impatto negativo sullo stato psicofisico. Le donne erano più sensibili ai cambiamenti nei metodi di lavoro: tutti gli effetti dello smart working, sia positivi che negativi, erano infatti più pronunciati nelle donne. Dopo la fine dello stato di allarme, il lavoro a distanza dovrà essere regolamentato: un accordo individuale tra dipendente e azienda è l’opzione che gli intervistati (37%) ritengono più opportuna.