Mensa aziendali e Green Pass: le nuove regole

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Lo dice una FAQ del Governo:”Per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID-19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021″.

Nuovi chiarimenti volti a sciogliere dubbi interpretativi, con una nuova FAQ di Governo che sancisce l’obbligatorietà della Certificazione Verde in tuti i casi di ristorazione al chiuso rivolta ai dipendenti. Sono dunque due i principali ambiti di lavoro su cui impattano le nuove misure Covid, con obbligo di Green Pass: le mense aziendali e le scuole (con disposizione normativa che interessa tutto il personale operante nelle strutture scolastiche). Il decreto 105/2021, che ha introdotto l’obbligo di Certificazione Verde dal 6 agosto per una serie specifica di attività, include anche le mense aziendali, che in un primo momento erano state “risparmiate” dalle misure restrittive. Adesso, invece, vengono equiparate ai servizi di ristorazione al chiuso e dunque ricomprese nell’obbligo di Green Pass previsto dall’articolo 3, in relazione alla fattispecie «servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio».

In base alla nuova FAQ di Governo, pubblicata successivamente, l’obbligo di Green Pass per le mense aziendali o locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, scatta sempre e comunque se al chiuso, sia per dipendenti pubblici che privati. Non vi è stato dunque riscontro alle proteste dei sindacati, avanzate nei giorni scorsi, in particolare per voce del segretario della Cgil Maurizio Landini che, nel ricordare i protocolli di sicurezza già adottati (distanziamento, uso delle mascherine, sanificazione, smart working e turni di lavoro), ritiene la misura non necessaria. Secondo Cinzia Bernardini, segretaria nazionale della Filcams Cgil, l’interpretazione che include le mense aziendali fra i servizi di ristorazione è «forzata perché le mense aziendali, dove lavorano 20mila persone, per lo più donne, sono ristorazione collettiva e non pubblici esercizi».

 

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