Nel Belpaese tra luglio e settembre circa 1,3 milioni di opportunità di lavoro

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
nel Belpaese tra luglio e settembre circa 1,3 milioni di opportunità di lavoro

A luglio sono attesi in Italia più di 534.000 posti di lavoro e il numero di opportunità di lavoro salirà a circa 1,3 milioni per l’intero trimestre luglio-settembre.  Secondo il bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncameree ANPAL, l’offerta di lavoro delle imprese supera il livello di luglio 2019

Rispetto al 2019, le aziende cercano soprattutto ingegneri, professionisti gestionali, professionisti IT, tecnici coinvolti nella gestione dei processi produttivi di beni e servizi, nonché specialisti legati alle costruzioni e alla produzione industriale. Tra le lauree più richieste dalle aziende ci sono quelle in ingegneria ed economia, mentre tra i diplomi secondari sono gli indirizzi amministrazione, finanza e marketing ad aprire più opportunità professionali.

I segnali di ripresa delle esportazioni e degli investimenti si riflettono così sul mercato del lavoro: il 30,2% delle imprese prevede una crescita della produzione nel trimestre luglio-settembre grazie al settore manifatturiero con 97000 entrate previste, soprattutto nell’industria alimentare (24.000), nell’industria meccatronica (23000), nell’industria metallurgica e nella produzione di prodotti in metallo (16000), chimica e farmaceutica (9000).
Inoltre, grazie alla ripresa del turismo, il numero dei nuovi assunti nel settore è in aumento (si prevedono 155.000 assunzioni) e supera i livelli pre-Covid. In particolare, in questo settore è in crescita la domanda di personale al servizio dell’informazione e dei servizi alberghieri, oltre che di personale per la ristorazione. Bene anche i servizi alla persona (57.000 ingressi programmati) e i servizi operativi (46.000). I timidi segnali di ripresa arrivano infine dal settore commerciale (54.000 nuovi ingressi). Anche la domanda di occupazione nel settore delle costruzioni è notevolmente migliorata dopo anni di profonda crisi: si attesta a 40mila unità. Per fungere da volano, il programma di sovvenzioni è legato al Superbonus 110%. Il settore tessile, abbigliamento e calzature è ancora al di sotto dei livelli pre-Covid, anche se in ripresa da luglio 2020. Non a caso questo è il settore in cui si concentrano gli attuali aiuti del governo, con blocco dei licenziamenti fino a ottobre e nuova cassa integrazione agevolata.

Condividi questo articolo
Exit mobile version