Omicron: la sua diffusione quasi una certezza

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura

Omicron non é un semplice raffreddore e si é diffusa  molto in Europa. Nella prima settimana del 2022 ci sono stati  2.008 per 100mila abitanti (con una forchetta da 227,6 a 5.572, a seconda dei Paesi). Sileri parla di questa variante a Domenica In

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, risponde così a Domenica In, su Rai1 afferma: “La variante Omicron raggiungerà tutti, non c’è scampo. Non c’è dubbio che entro la fine del 2022, salvo un’altra variante, io credo che quasi tutta la popolazione bene o male incontrerà questa variante. Raggiungerà tutti. Poi c’è chi è vaccinato e chi non è vaccinato, che avrà problemi”, dice Sileri. “Se non arriva un’altra variante, entro la fine del 2022 quasi tutta la popolazione bene o male avrà incontrato questa variante. Dovremo convivere con un virus. Non so se la Omicron sarà la variante dominante. Ogni quanto dovremo vaccinarci? Ce lo dirà la scienza. E’ probabile che serva un upgrade del vaccino che abbiamo, è possibile che ci siano altre varianti. Sono d’accordo sulla necessità di una revisione che potrà essere fatta entro un paio di settimane con la distinzione tra positivi e malati. Oggi circola ancora la variante Delta, si va in terapia intensiva anche con la variante Omicron. In terapia intensiva vanno anche vaccinati, ma sono persone fragili, con molte patologie o che hanno fatto la seconda dose molte mesi fa. Chi non è vaccinato va in terapia intensiva con molta più facilità, anche con un’età inferiore di 10-12 anni rispetto ai soggetti vaccinati che hanno bisogno delle cure in area critica”. 

Nel Belpaese dagli ultimi dati la variante Omicron del Covid era predominante, con una prevalenza stimata all’81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%. Lo studio é stato realizzato dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler: “Mentre la Delta era al 19% del campione esaminato”.

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