Omofobia a Palazzo Madama: l’Aula con voto segreto ha detto sì alla cosiddetta “tagliola”

Di Redazione Fn24
Wall Street

Oggi sarebbe dovuta essere una giornata epocale per palazzo Madama e per l’omofobia ed invece il voto segreto ha fatto dire Stop al Ddl Zan oggi al Senato: le decisioni per essere a sostegno  e al fianco di coloro che sono vittime di pregiudizi di chi prova un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità

L’Aula del Senato con voto segreto ha detto sì alla cosiddetta ‘tagliola’ e scatta il semaforo rosso sul provvedimento Zan. L’aula di Palazzo Madama ha detto sì alla procedura speciale in base alla quale non ci sarà l’esame degli articoli del provvedimento contro l’omotransfobia. La tagliola fa riferimento all’articolo 96 del Regolamento del Senato, in base al quale “prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun Gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame”.

Responsabile della “Tagliola” sono in questo caso Fratelli d’Italia e Lega. E’ stata giudicata ammissibile e, dopo il voto segreto di Palazzo Madama, l’esame degli articoli e del ddl, sul quale si è svolta già la discussione generale, non può andare avanti.

Alcune dichiarazioni sul tema:

Con questa scelta di molti Senatori, che ringraziamo – afferma Chiara Iannarelli Presidente di Articolo 26 – è stata difesa la libertà di espressione dei cittadini ed in particolare la libertà di educazione dei genitori oltre che quella di insegnamento dei docenti”.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo la bocciatura del Ddl Zan al Senato, in un post su Facebook, afferma: “Stop al Senato della Legge Zan, tra esultanze da stadio di una parte significativa dei senatori presenti. Alessandro Zan non ti arrendere, nel mio piccolo io sarò al tuo fianco e al fianco di chi continuerà a essere discriminato. Ci riproveremo e ci riusciremo. Rimane il fatto che il Parlamento sta discutendo della materia da ben 25 anni (esattamente dal 1996) e nel frattempo la società è profondamente cambiata, senza che la politica sia stata in grado di tutelare i diritti di tanta parte della nostra comunità”

La capogruppo di Leu-Ecosolidali, Loredana De Petris e i senatori Maurizio Buccarella, Vasco Errani, Pietro Grasso, Francesco Laforgia e Sandro Ruotolo dichiarano: “Alcune dichiarazioni su quanto è successo oggi in Aula hanno dell’incredibile. Che nessuno si azzardi a gettare un’ombra o un dubbio sul comportamento dei senatori di LeU-Ecosolidali, che oggi in aula hanno votato compattamente e convintamente contro la tagliola proposta dalle destre, comportandosi coerentemente rispetto a quanto fatto durante tutto l’iter parlamentare della legge. Non è gettando fango su altri gruppi che si può scappare dalle proprie responsabilità”.

Dal facebook dell’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora (M5S):”Il Ddl Zan contro l’omobitransfobia è stato affossato oggi in Senato, grazie ad una tattica parlamentare messa in piedi da Italia Viva, che ha fatto sponda al centrodestra, già a partire dai mesi scorsi. Il merito di una legge giusta, tutto sommato fin troppo timida, è stato sacrificato per una prova di forza a voto segreto in vista dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Giochi di potere sulla pelle delle persone, magari dagli stessi che poi si stupiscono della disaffezione alla politica e dell’astensionismo”.

Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione afefrma:  “Il voto del Senato che ha affossato il Ddl Zan blocca il tentativo di consegnare il mondo della scuola alle teorie gender e preserva, ci auguriamo per sempre, i nostri bambini da un intollerabile oltranzismo ideologico. La maggioranza dei colleghi parlamentari, dunque, ha perfettamente individuato i pericoli che, in modo goffo e maldestro, si è cercato di celare all’interno di un provvedimento fazioso e ideologico. Siamo e saremo sempre in prima linea nel combattere violenze, discriminazioni e bullismo, ma siamo e saremo altrettanto fermi nel respingere qualsiasi assalto fondamentalista ai danni dei nostri figli”.

Dal Facebook della vicepresidente del Senato Paola Taverna: “Oggi è stata scritta una brutta pagina della storia politica dell’Italia. Il Centrodestra – renziani compresi – blocca, in Senato, il #ddlZan. Gente che, in un bagno di ipocrisia, dimostra ancora una volta di essere distante anni luce dalla sensibilità del Paese. Pesa su di loro come un macigno la responsabilità di aver ostacolato un percorso di civiltà. I diritti dei cittadini non possono essere oggetto di malcelati giochi di palazzo. Una cosa è certa, non finisce qui. Il M5S non arretra”. 

 

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