Scheda bianca o nulla, differenze e conseguenze sul risultato delle elezioni

Di Redazione Fn24
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(Money.it) Quando si va a votare si può scegliere anche di lasciare scheda bianca o nulla. Un gesto che per alcuni è un modo per manifestare il proprio dissenso verso la classe politica, mentre per altri si tratta semplicemente di una scelta presa perché non si ha idea su chi votare e quindi si preferisce non sbilanciarsi.

Fermo restando che se l’intenzione è lasciare scheda bianca, oppure fare in modo che questa venga dichiarata nulla, si può anche prendere in considerazione di non andare proprio a votare: d’altronde, anche l’astensionismo è una forma di dissenso e – differentemente da quanto dicono le credenze popolari – non ci sono conseguenze per chi non vota.

L’unico caso in cui c’è differenza tra le schede bianche e nulle e l’astensione, infatti, è quella del referendum abrogativo. Qui il risultato del voto ha valore solamente se viene raggiunto il quorum, nel quale vengono conteggiate anche le schede bianche o nulle.

Nel caso delle elezioni politiche o amministrative, come quelle del 14-15 maggio 2023, invece, poco cambia: tanto le schede bianche quanto le nulle non hanno alcun valore ai fini del risultato finale, con il voto che quindi si considera come non espresso.

Detto ciò, possiamo fare chiarezza su quali sono – se ci sono – le conseguenze del lasciare la scheda in bianco, o comunque cosa succede se – per volontà o per un errore commesso – la scheda presenta le caratteristiche per essere considerata nulla. Le risposte a questi dubbi si trovano all’interno del Testo unico delle leggi elettorali, dove vengono definite le regole, particolarmente rigide, a riguardo.

Quando il voto è nullo?

Come prima cosa è bene fare chiarezza su quali sono le caratteristiche che rendono una scheda nulla. Una scheda elettorale si considera nulla quando il voto è stato espresso in modo scorretto e quando l’elettore ha scarabocchiato o scritto altri segni al suo interno, per volontà o per errore. Tutto quello che è in più rispetto alla X che va posta sulla lista o sul candidato può invalidare il voto in quanto potrebbe essere un modo per rendere la scheda riconoscibile, violando il principio della segretezza.

In particolare, nel suddetto provvedimento si legge che il voto è nullo – e quindi, come vedremo di seguito, non verrà conteggiato e non inciderà sul risultato finale – quando:

  • la scheda elettorale presenta segni, sbavature, scritte che la rendono riconoscibile;
  • il voto è espresso a penna;
  • la scheda viene firmata con nome e cognome dall’elettore.

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