Si ai matrimoni gay anche in Svizzera

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

La Svizzera dice sì al referendum per rendere possibile il matrimonio gay. Vince   il “Si” con ben 62,9% dei voti.

In  Svizzera ha vinto un referendum sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Secondo le previsioni pubblicate dalla SRR, il documento “Matrimonio per tutti”, che legalizza il matrimonio omosessuale in Svizzera, è stato approvato a stragrande maggioranza, ottenendo il 62,9% dei voti. La tendenza, confermata dai risultati finali, arriva già dal cantone di Glarona, 61%, e dal cantone di Nidvaldo, addirittura 61%.

“Un’importante pietra miliare nella storia dei diritti svizzeri”, ha affermato Maria von Känel, copresidente del comitato Sì al matrimonio per tutti. Ha detto che, secondo il Corriere del Ticino, era contenta che i cittadini non si fossero fatti ingannare dalle “false informazioni” degli oppositori. In tal senso, ha sottolineato che i diritti dei bambini saranno ora maggiori grazie alla sicurezza giuridica dal momento in cui nascono.

L’opposizione reagisce. Oggi è un “giorno nero” per il benessere dei bambini, afferma il consigliere nazionale Monika Rüegger del comitato di oppositori al Matrimonio per tutti. Secondo l’opposizione infatti  i bambini ora non avranno più il diritto di crescere con un padre e una madre. Monika Rüegger dall’agenzia Keystone-Ats, la deputata ha detto che il referendum di oggi non riguardava l’amore o i sentimenti, ma il benesse dei bambini, sottolineando che questo univa il matrimonio per tutti  alla possibile donazione di sperma. Nonostante la sconfitta, l’opposizione afferma che il suo comitato ha provato a far comprendere alle persone “la falsa immagine della proposta”. Monika Rüegger teme che questo sia solo il primo passo e che dopo saranno incentivate  le madri surrogate o la donazione di ovuli, che lei vede come una sorta di “prostituzione moderna”. In questo senso il deputato si appella ai partiti di centro e sinistra, che nel corso degli ultimi dibattiti hanno affermato di non volere per il momento ulteriori liberalizzazioni.

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