Superbonus, quanti cantieri e lavori in casa possono saltare nel 2023

Di Redazione Fn24
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(Money.it) Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per tutti i bonus edilizi, senza soluzione al problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle banche, rischiano di saltare migliaia di cantieri in tutta Italia. A lanciare l’allarme è l’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, secondo cui il governo Meloni ha fatto un passo falso.

I rappresentanti dei costruttori, infatti, sostengono che l’esecutivo stia “impedendo” i lavori per l’efficientamento energetico in casa e mettendo in crisi tutto il settore. Confimi Industria aggiunge che molti cantieri ex-novo non partiranno proprio e si sarà costretti a limitare gli interventi nelle abitazioni, con i vari Superbonus, Ecobonus e bonus infissi che non sono più attraenti come in passato.

Superbonus, a rischio 115mila cantieri e 170mila lavoratori

L’Ance si dice molto preoccupata, parlando di una “situazione esplosiva venutasi a creare dopo l’approvazione del decreto legge sulla cessione dei crediti, che non risolve in nessun modo il problema dei crediti incagliati legati ai bonus edilizi”. Si tratta di 19 miliardi di euro già maturati, ma non pagati.

Se questi non venissero sbloccati ci sarebbero a rischio “115.000 cantieri di ristrutturazione delle case in tutta Italia, oltre 32.000 imprese e 170.000 lavoratori, che raddoppiano se si considera l’indotto”. A dirlo è Stefano Betti, vicepresidente di Ance, in


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