Vedere il bicchiere mezzo pieno non è solo per pochi: occorre allenarsi per diventare ottimista

Di Antonia De La Vega

La negatività provoca altra negatività, un po’ come quando disegni una linea con una matita, esci dal tabellone e per riparare il danno, continui a scriverci sopra, trasformando la carta in una gigantesca macchia nera. Ci sono persone che vedono sempre tutte le stelle e gli unicorni, viceversa. Ma la virtù sta nel mezzo, come dice il saggio, e quindi non dobbiamo eccedere noi stessi in nessuno dei due sensi.

Abbiamo trascorso gli ultimi anni in una pandemia, tra confinamenti e restrizioni che ci hanno messo alla prova – e le dure realtà che continuano a verificarsi anche su scala globale – non proprio il modo migliore per allenare l’ottimismo. E poi ci sono questi imprevisti, spesso molto piacevoli, e tutti questi cambiamenti improvvisi che minano il nostro equilibrio psicofisico. Delusioni, fallimenti, esperienze negative… ma se a un certo punto diventassimo quelli che vedevano tutto sotto una luce nera?

La buona notizia è che l’ottimismo può essere allenato come uno dei muscoli del nostro corpo. Possiamo iniziare ad applicare diverse (e molto semplici) buone pratiche quotidiane per aiutare la mente a liberare i pensieri negativi e catastrofici. Quando la vita cerca di abbatterci, prendiamola di sorpresa e conduciamola al pessimismo! Questa può sembrare una di quelle frasi motivazionali di cui si parla tanto per essere coraggiosi, e invece vi stupirà sapere che è proprio da questo principio, che possiamo cominciare ad esercitare il nostro ottimismo. Anche quando ci accade qualcosa di brutto, spiacevole e fastidioso, cerchiamo sempre di metterne in evidenza l’aspetto più “bello”.

Sappiamo che in alcuni casi non è così facile, ma si può fare. L‘ottimismo ci fa guardare al mondo con speranza e fiducia, a differenza delle persone pessimiste che percepiscono ogni evento della loro vita come qualcosa di catastrofico. Anche le cose peggiori non sono la fine, ma possiamo cambiare la nostra prospettiva e vederle come un’opportunità.

Per questo motivo iniziare a sorridere alla vita e al mondo può essere un ottimo punto di partenza per evitare di entrare in un circolo vizioso di pensieri negativi, da cui a un certo punto diventa molto difficile uscire. Come fare? Cominciamo con piccoli passi, cercando di ridurre al minimo un’esperienza negativa o un evento particolarmente spiacevole. Il senso dell’umorismo aiuta ad allenare l’ottimismo! Non possiamo negare che quando succede qualcosa di brutto, è davvero molto facile essere avvolti da un velo di fitta nebbia che oscura tutta la bellezza che ci circonda. Una nebbia (mentale) che ci impedisce di apprezzare cose che potrebbero effettivamente tirarci fuori dal nostro pessimismo cosmico, rendendo più facile la nostra esistenza.

Anche qui è necessario fare un minimo sforzo, ma vi assicuriamo che nel tempo ripagherà. Lascia andare i pensieri negativi e inizia a fare spazio a quelli positivi: ricordi, piccoli momenti di felicità, successi sul lavoro, momenti in cui hai ricevuto un complimento o una soddisfazione. Tutti sono progettati per aumentare la nostra autostima, per ricordarci che dopotutto non verremo cacciati!

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