La Direttiva UE sul diritto alla riparazione dei beni di largo consumo, approvata in via definitiva dal Parlamento di Strasburgo e dal Consiglio Europeo, impone agli produttori di elettrodomestici e telefoni di offrire servizi di riparazione a un prezzo conveniente entro un termine ragionevole, anche dopo la scadenza della garanzia.
Sarà inoltre obbligatorio garantire un accesso facile a pezzi di ricambio e informazioni sulla riparazione, offrire buoni acquisto e incentivi alla riparazione, nonché creare piattaforme web per la ricerca di servizi di riparazione locali e prodotti ricondizionati.
Un diritto alla riparazione per i consumatori
La Direttiva prevede un diritto alla riparazione agevolata di prodotti hi-tech rientranti nel quadro dell’elettronica di consumo, anche dopo la scadenza della garanzia legale di due anni. I produttori saranno tenuti a riparare i prodotti, a meno che il danno non sia irreversibile, e a informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione. Inoltre, i consumatori avranno il diritto di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili, rivolgendosi anche a riparatori alternativi.
Risparmi ambientali ed economici
Secondo la Commissione UE, l’applicazione di queste misure consentirà di risparmiare 1,8 milioni di tonnellate di risorse e 3 milioni di tonnellate di rifiuti RAEE nell’arco di 15 anni. Inoltre, i venditori e produttori spenderebbero 15,6 miliardi di euro in meno e i consumatori risparmierebbero 176,5 miliardi di euro. Si prevede inoltre un obiettivo di crescita e investimenti nel settore delle riparazioni, pari a 4,8 miliardi di euro.