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TerraUSD e Sam Bankman-Fried fanno ormai parte del passato per il Bitcoin. La criptovaluta ha toccato ieri una quotazione di 37.973 dollari, guadagnando quasi il 7% rispetto alla vigilia ma, soprattutto, tornando sopra i livelli precedenti il crollo della stablecoin TerraUSD. L’inverno delle cryptocoin sembra essere davvero finito e la primavera potrebbe essere fatta di ETF spot e di halving. Sono questi i due eventi principali che nei prossimi mesi potrebbero determinare una prosecuzione del trend rialzista. La criptovaluta ha già camminato tanto visto che un anno fa si trovava in area 16.000 dollari, ma un rialzo del 134% per il Bitcoin è quasi normale amministrazione.
ETF Bitcoin spot: ecco chi potrebbe avere il via libera
Il via libera della SEC agli ETF su Bitcoin spot, ossia che replicano direttamente l’andamento della criptovaluta e non del suo future quotato su mercati regolamentati, è ormai scontato dagli analisti. Rimane da capire quando arriverà. Secondo due esperti del settore delle valute crittografiche potrebbe arrivare molto presto. Entro il 17 novembre. James Seyffart ed Eric Balchunas, due analisti di Bloomberg guardano alla finestra di 8 giorni che si è aperta il 9 novembre. In questo lasso di tempo la SEC potrebbe dare il via libera alle 12 richieste di approvazione di ETF Bitcoin che sono state avanzate nei mesi passati:
- Grayscale Bitcoin Trust (conversione)
- ARK 21Shares Bitcoin ETF
- iShares Bitcoint Trust
- Bitwise Bitcoin ETP Trust
- VanEck Bitcoin Trust
- WisdomTree Bitcoin Trust
- Invesco Galaxy Bitcoin ETF
- Wise Origin Bitcoin Trust
- Valkyrie Bitcoin Trust
- Global X Bitcoin Trust
- Hashdex Bitcoin ETF
- Franklin Bitcoin ETF
Il ragionamento di Seyffart e Balchunas poggia sull’ipotesi che la SEC preferirebbe effettuare un’approvazione congiunta di tutti i prodotti. Per farlo, tuttavia, dovrà rispettare le scadenze che lei stessa ha imposto per la presentazione di commenti e documentazione. In nove su dodici casi la data di scadenza è già passata e non si riaprirà prima di gennaio. In tre casi (Global X, Hashdex e Franklin) si riaprirà il 17 novembre per richiudersi. Dunque, fino al 17 novembre c’è la possibilità di approvare tutte le richieste pendenti. In ogni caso Seyffart ritiene che al 90% le approvazioni scatteranno entro il 10 gennaio 2024 e in nove casi su dodici potrebbero arrivare anche prima.
Halving, ecco quando arriverà
La struttura del Bitcoin è stata studiata per rendere più complesso il processo di estrazione con il trascorrere del tempo. In particolare, ogni 2.016 blocchi (il Bitcoin è la manifestazione più visibile della blockchain sottostante) la difficoltà aumenta con l’obiettivo di mantenere costante intorno ai dieci minuti il tempo per minare un singolo blocco. Inoltre, ogni 210.000 blocchi è previsto un halving. In altre parole, aumenta la complessità e diminuiscono le ricompense. È per questa ragione che il Bitcoin viene spesso associato all’oro.
A partire da queste informazioni Borsa&Finanza ha stimato quando potrebbe avvenire il prossimo halving. Si può effettuare solo una stima e non un calcolo preciso, in quanto il tempo necessario per estrare un singolo blocco è variabile, anche se rimane di solito intorno ai 10 minuti.
L’ultimo halving risale all’11 maggio 2020 quando è stato minato il blocco numero 630.000, 1.400 giorni dopo il precedente dimezzamento. Il prossimo halving avverrà quando saranno raggiunti 840.000 blocchi (630.000 + 210.000). Al 10 novembre, secondo le rilevazioni di Bitinfocharts.com, sono stati minati 816.128 blocchi. Pertanto ne mancano 23.872 all’halving. Il tempo medio per estrarre un blocco è di 9 minuti e 25 secondi (ricordiamo che è variabile). Moltiplicando il tempo di estrazione di un blocco per il numero di blocchi mancanti si ottiene un risultato di circa 156 giorni. Ciò significa, calendario alla mano, che il prossimo halving potrebbe arrivare intorno al 14 aprile. Borsa&Finanza aveva già effettuato questo calcolo ad aprile 2023 e, considerata la costanza nel tempo di estrazione dei blocchi, la data è rimasta praticamente invariata.
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