(Money.it) I buoni fruttiferi postali sono una soluzione sicura per proteggere i propri risparmi, offrendo rendimenti più alti grazie all’aumento dei tassi Bce.
Molti risparmiatori scelgono Poste Italiane come una opzione sicura per i propri risparmi. Tuttavia, non tutti sono consapevoli che i titoli hanno spesso una scadenza più breve rispetto ai buoni ordinari.
Dopo 10 anni dalla scadenza, i buoni fruttiferi postali cadono in prescrizione, impedendo il rimborso e causando la perdita degli interessi e del capitale inizialmente investito.
È importante riscuotere il buono il prima possibile, anche se non produce più interessi dopo la scadenza.
Esiste però la possibilità di recuperare i soldi in alcuni casi di prescrizione. Ecco una guida completa su come ottenere un rimborso.
In sintesi,
- i buoni fruttiferi postali hanno scadenze diverse, indicate nel foglio informativo;
- dopo la scadenza, i buoni fruttiferi postali non producono più interessi;
- i buoni fruttiferi postali si prescrivono dopo 10 anni dalla scadenza;
- in alcuni casi di prescrizione è possibile recuperare i soldi.
Che cos’è la prescrizione dei buoni fruttiferi postali?
I buoni fruttiferi postali, al pari dei titoli di Stato, non possono più essere rimborsati dopo 10 anni dalla loro scadenza. Il diritto al rimborso si estingue con la prescrizione, un istituto giuridico definito dall’art. 2946 del Codice civile.
La prescrizione è il periodo di tempo stabilito dalla legge entro il quale il risparmiatore deve richiedere il rimborso degli interessi e del capitale investito.
La prescrizione dei buoni fruttiferi postali è regolamentata dall’art. 6-ter del decreto legge n. 269/2003, convertito in legge n. 326/2003. Dopo dieci anni dalla data di scadenza del buono, i diritti dei titolari dei buoni fruttiferi postali si prescrivono, il che significa che il capitale e gli interessi non possono più essere richiesti.
A seconda della data di emissione, i buoni fruttiferi postali prescritti vengono gestiti in modi diversi:
- i buoni emessi fino al 13 aprile 2001 confluiscono nelle casse dello Stato;
- quelli emessi a partire dal 4 aprile 2001 rientrano nel Fondo per indennizzare i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.
Ai fini della prescrizione è importante distinguere tra i buoni fruttiferi postali emessi in forma cartacea e quelli dematerializzati. I buoni dematerializzati non possono cadere in prescrizione poiché vengono rimborsati automaticamente alla scadenza e l’importo viene accreditato direttament
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