(BorsaeFinanza.it) Il successo di ChatGPT nel primo trimestre del 2023 è senza precedenti. In Italia l’algoritmo generativo sviluppato dalla californiana OpenAI spopola soprattutto tra i giovani, come confermano i numeri di una ricerca di Comscore sul fenomeno del momento: 9,2 milioni di action soltanto nel mese di gennaio, un aumento del 330% rispetto all’ultimo trimestre del 2022 e OpenAI.com tra i primi 150 siti e app più visitati e cliccati.
Le applicazioni pratiche di ChatGPT sono numerose, dall’elaborazione di articoli, romanzi, post sui social e testi accademici alle ricerche di mercato, i servizi di vendita e assistenza e la trasformazione di testi in immagini e video. Ma il modello GTP-3 del chatbot è in grado di fare trading? Andrea Unger, il quattro volte campione del mondo di trading nella categoria Futures e unico nella storia ad aver ottenuto questo risultato, ha messo alla prova il motore di ricerca evoluto di OpenAI con una serie di semplici domande di natura finanziaria: ecco qual è stato il risultato.
ChatGPT può fare trading?
La risposta è no: ChatGPT non può essere usato per lanciarsi in operazioni di trading online, anche se risulta funzionali per alcuni scopi di base. Andrea Unger sostiene che in tema di intelligenza artificiale, “può venire la tentazione di delegare ad essa le proprie decisioni di investimento” oppure “di improvvisarsi trader, convinti che il computer sappia quello che fa, avvalendosi dei dati a propria disposizione”.
L’esperto di trading sistematico si è immedesimato in tre diversi tipi di investitori e ha posto gli interrogativi di questi ipotetici operatori al chatbot di OpenAI. Il primo caso è quello di un investitore che anni fa ha acquistato dei BTP, i titoli obbligazionari emessi dallo Stato italiano a medio temine e a tasso variabile. Questo buono è attualmente in forte perdita ed è soggetto a fluttuazioni dei
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