(Money.it) Tassi Bce al 3,5%: nella riunione di marzo, l’Eurotower non ha deluso le anticipazioni e ha aumentato tutti i tassi di riferimento di altri 50 punti base.
Stando al comunicato ufficiale della Banca centrale europea, l’inflazione è considerata troppo elevata per ancora troppo tempo. Questo significa che si è reso necessario un altro intervento sul costo del denaro piuttosto aggressivo.
Quali conseguenze con un tasso di interesse Bce arrivato al 3,5%? Vediamo chi vince e chi perde con il rialzo del costo di finanziamento.
Chi vince con l’aumento dei tassi Bce
Quando si parla di tassi di interesse si indica, in sostanza, il costo da pagare per prendere il denaro in prestito. Questo vuol dire, per esempio, che se un consumatore o un’impresa desiderano chiedere un finanziamento in banca per avere liquidità disponibile attraverso un prestito, il tasso di interesse da pagare al prestatore (in tal caso l’istituto di credito) sale, rendendo meno conveniente chiedere soldi.
Questo è proprio lo scopo della Bce: raffreddare la domanda di liquidità, investimenti e consumi per poter freddare l’inflazione.
La premessa aiuta a capire perché, nel meccanismo dei rialzi dei tassi, si possono individuare vincitori e perdenti. Chi ci guadagna con un costo del denaro elevato?
Banche
Uno degli effetti di tassi di interesse più alti è che le banche, applicando un costo del denaro dato in prestito maggiore, guadagnano maggiormente.
In termini tecnici si indica che il loro margine di interesse cresce, avvantaggiando i bilanci degli istituti di credito.
Risparmiatori
Essendo più costoso chiedere prestiti per spendere denaro liquido, diventa maggiormente remunerativo risparmiare.
Con tassi di interesse più elevati, in sostanza, chi ha denaro su conti di deposito può aspettarsi un ritorno ma
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