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GraniteShares da fine 2021 è presente in Italia con i suoi prodotti di investimento. Oggi ne conta sessantatre, tutti quotati su Borsa Italiana e destinati soprattutto a un pubblico di investitori sofisticati, trader e istituzionali. Per seguire più da vicino lo sviluppo del mercato italiano, considerato ad alto potenziale, da alcune settimane il provider statunitense di ETP ha affidato a Gianmarco Roncarolo (nella foto) il ruolo di sales director Italy con la prospettiva futura di aprire una sede nel Belpaese.
“In Italia abbiamo oggi un’offerta interessante – ha spiegato Roncarolo intervistato da Borsa&Finanza – ma a mio avviso ancora poco conosciuta. Si tratta di sessantatre ETP quotati su ETFPlus. Nella gamma sono presenti prodotti long e short, con e senza leva, su singole azioni italiane e statunitensi più alcune ADR come Alibaba e NIO e su panieri di titoli tecnologici USA. Recentemente abbiamo lanciato anche quattro ETP sull’indice domestico FTSE Mib con leva 3 e 5, long e short. Il nostro obiettivo è far conoscere questi prodotti, vantaggiosi anche dal punto di vista fiscale per la possibilità di compensare completamente le plusvalenze e le minusvalenze”.
Via di mezzo tra certificati ed ETF
A sentir parlare di leva long e short si potrebbe pensare che GraniteShares sia un nuovo entrante nel già affollato mondo dei certificati. In realtà, come ha chiarito più volte Gianmarco Roncarolo nel corso dell’intervista “i nostri prodotti non sono certificati ma Exchange Traded Products. In particolare gli strumenti di investimento offerti da GraniteShares sono quotati su ETFPlus di Borsa Italiana e non su SeDeX o EuroTLX, ossia sui mercati dedicati ai certificati di investimento o a leva.
È una differenza di non poco conto come spiega Roncarolo: “La liquidità su ETFPlus è più alta che su SeDeX o su EuroTLX in quanto è presente un numero maggiore di market maker in cerca di opportunità di arbitraggio. Ciò significa che la formazione del prezzo del prodotto è più affidabile rispetto a quanto accade per i certificati a leva dove spesso capita che l’unico prezzo esposto sia quello dell’emittente stesso. Inoltre la presenza di maggiore liquidità riduce gli spread rendendo meno costose le operazioni”.
A ciò si aggiunge il fatto che gli ETP proposti da GraniteShares sono collateralizzati per proteggere l’investitore dal rischio emittente. A copertura di ogni emissione viene creato un valore collaterale grazie a un accordo con BNY Mellon, almeno uguale al controvalore del prodotto. In caso di fallimento dell’emittente il capitale dell’investitore è protetto a differenza di quanto accade con i certificati.
Pur essendo quotati su ETFPlus, i prodotti della gamma italiana di GraniteShares si differenziano anche dagli ETF. La differenza principale riguarda sempre la tutela dell’investitore dal rischio emittente. Infatti, mentre la protezione fornita dagli ETP passa attraverso la costituzione di un collaterale, per gli ETF arriva dalla segregazione del patrimonio del fondo. Il risultato alla fine è lo stesso.
Peraltro GraniteShares ha anche degli ETF nella sua offerta ma per il momento solo negli Stati Uniti. “In futuro potremmo decidere di portare anche questi prodotti in Italia – ha commentato Roncarolo – ma per il momento preferiamo concentrarci sulla proposta degli ETP per farli conoscere ed espanderne i volumi”.
Il target giusto per i prodotti di GraniteShares
I prodotti proposti da GraniteShares si rivolgono soprattutto a investitori specializzati, trader e investitori istituzionali, in quanto sono caratterizzati da un grado di complessità che richiede una preparazione adeguata. Una preparazione che secondo Roncarolo in Italia è più diffusa di quanto si pensi: “L’Italia è un mercato dove c’è tanto da fare in tema di educazione finanziaria e noi vogliamo lavorare anche in quella direzione, proponendo webinar e seminari informativi. Peraltro il nostro sito internet g
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