Pignoramento conto corrente: come evitarlo nel 2022

Di Barbara Molisano
pignoramento conto corrente

Cos’è il pignoramento?

Il pignoramento è un diritto che ha il creditore nei confronti del debitore. Mediante questa procedura, il creditore può ottenere dal giudice l’assegnazione di una parte dei beni del debitore, che saranno venduti per saldare il debito.

Quando avviene il pignoramento?

Il pignoramento avviene quando un creditore, cioè una persona che ha diritto ad essere pagata per aver prestato denaro o aver fornito beni, va in tribunale chiedendo di essere soddisfatto del proprio diritto sui beni del debitore. Il pignoramento può riguardare diversi beni del debitore, tra cui il conto corrente.

Chi può essere oggetto di pignoramento?

Le regole sul pignoramento del conto corrente sono molto stringenti: solo il creditore ha il diritto di pignorare il conto corrente se questo è intestato alla persona debitrice oppure se questa figura tra i creditori privilegiati. Il pignoramento avviene con un decreto di pagamento, che viene notificato al debitore e alla banca. Il debitore ha 60 giorni di tempo per presentare opposizione al decreto di pagamento ed evitare così il pignoramento. Se decide di non opporsi, la banca procederà automaticamente al blocco dell’operazione e alla vendita dei beni immobili o mobili registrati a su nome.

Cosa fare per evitare che avvenga il pignoramento?

Il pignoramento del conto corrente è un’eventualità che può verificarsi nel 2022. Se si vuole evitare questa situazione, bisogna seguire alcune semplici regole: non versare denaro sul conto corrente se non si ha la certezza di poterlo rimborsare; stipulare un contratto con una banca che offra maggiore protezione contro il pignoramento; richiedere alla banca un assegno circolare o libretto di risparmio.

Il diritto al saldo: come riscuotere quanto dovuto

Il diritto al saldo del conto corrente è una situazione che si verifica quando, a seguito di un rapporto giuridico fra due o più soggetti, un terzo ha acquisito il diritto di ricevere dal primo la quantità di denaro necessaria per chiudere il proprio credito. Tale situazione deriva da un contratto regolato dalla legge, e non può essere modificata unilateralmente da parte della banca. La legge prevede che in caso di pignoramento conto corrente il terzo sia tutelato: il creditore non può riscuotere la somma depositata sullo stesso conto corrente finché non chiude il proprio credito con il debitore originario. Questa normativa vale anche qualora il terzo titolare del diritto sul conto corrente sia diverso dalla banca.

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