(Money.it) Chi ha una casa in proprietà spesso si chiede se possa venderne solo una quota, così da non perdere l’alloggio ma allo stesso tempo ricavare un guadagno. Questo dubbio riguarda di solito gli immobili più grandi, che si prestano all’utilizzo da parte di più persone, ma in realtà la legge non fa una differenza in questo senso. Vendere solo una parte della casa in proprietà è assolutamente legale, anche se poi dal punto di vista pratico possono insorgere delle complicazioni. Esistono comunque diverse soluzioni a cui ricorrere per ovviare a eventuali problemi e vendere una quota di proprietà della casa o di un altro diritto sul bene.
Quando non si può vendere solo una quota della casa in proprietà
Le uniche circostanze in cui la vendita parziale della casa in proprietà è sottoposta a delle restrizioni sono quelle in cui l’immobile non è in proprietà esclusiva del volente venditore. In particolare, quando i proprietari sono i coniugi con comunione dei beni la casa non può essere venduta parzialmente finché non si scioglie la comunione. È tuttavia possibile vendere completamente l’immobile, operazione per cui è necessario il consenso di entrambi.
Nel caso in cui ci sia una comunione ereditaria, invece, chi vuole vendere la propria quota di proprietà deve rispettare il diritto di prelazione degli altri eredi, i quali hanno in sostanza una priorità rispetto agli acquirenti terzi. Al di fuori della comproprietà generata dall’eredità, invece, non ci sono limiti particolari, ma bisogna sempre ricordare che – salvo il consenso unanime di tutti i proprietari – ognuno può vendere soltanto la propria quota.
Vendere una quota di proprietà della casa generando una comproprietà
Il modo più semplice per vendere una quota della proprietà è per l’appunto
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