A distanza di due anni, questa Pasqua poteva essere un’occasione per viaggiare e divertirsi, e quasi un italiano su cinque ne sta approfittando per viaggiare, una media più bassa rispetto agli anni ore Covid
I dati emergono da un’analisi di Coldiretti/Ixe, che vede nel Ponte di Pasqua il primo banco di prova per la tanto attesa ripresa del settore turistico: “Vista le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina, la meta privilegiata continua ad essere Belpaese scelto dal 95% degli italiani, di cui uno su tre resterà anche nella propria regione di residenza, solo una minoranza farà il viaggio in Europa, e pochissimi andranno oltre, tra America, Asia e Oceania”.
Vicino al turismo, ma sempre turismo: “I ponti di primavera e il bel tempo, uniti alle difficoltà economiche legate ai prezzi alti, spingono anche pic-nic e merende con un milione di italiani che non vogliono rinunciare a stare all’aria aperta senza sovraccaricare la famiglia budget troppo”. L’inizio della primavera, dice Coldiretti, è anche il momento migliore per assistere al risveglio della natura, che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, oltre al lavoro agricolo con la preparazione del terreno, la semina e la raccolta. i primi frutti.
Segnali di ripresa arrivano anche dal fronte del turismo estero, una vera boccata di aria fresca per gli addetti alla reception, a cominciare dall’agriturismo, settore che lo scorso anno ha perso il 27% di presenza rispetto al pre-pandemia 2019.
“Quindi, le 25.000 strutture agrituristiche presenti in Italia sono già operative sia per l’accoglienza degli ospiti che per chi vuole trascorrere una giornata in campagna, magari usufruendo della cucina dei cuochi contadini o di piatti da asporto. Molte attività, infatti, sono attrezzate con la semplice fornitura di aree pic-nic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di autonomia di chi ama cucinare i propri pasti, magari affidandosi esclusivamente all’acquisto dei prodotti. di Campagna Amica”.
Se l’inizio della primavera è il momento migliore per assistere al risveglio della natura, è anche il momento di approfittare della vendita dei prodotti locali: “Se una tavola con una cucina a chilometri zero è ancora la qualità più pregiata, partiamo agriturismo”, conclude Koldiretti, “per essere stimolo al turismo di prossimità con la riscoperta di piccoli centri e piccoli centri della campagna italiana, che ha portato le strutture ad aumentare anche l’offerta di eventi con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi ed ecologisti , oltre ad eventi culturali come visite a percorsi archeologici, naturalistici o benessere.
L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale e può contare su 253.000 posti letto e quasi 442.000 posti tavola nell’agriturismo italiano in tutta la penisola, dove – conclude Coldiretti – c’è stata una profonda qualificazione dell’offerta”.