(Money.it) Come dimostrato dal corso degli eventi, la cybersecurity gioca un ruolo sempre più importante nella società. Lo ha reso chiaro, di recente, l’attacco che è stato perpetrato nei confronti dell’Italia da parte di NoName057, un gruppo di hacker filorussi che, con un attacco Ddos, ha provato – invano – a mettere fuori uso alcuni siti Web italiani.
Ne sa qualcosa il Politecnico di Milano, che oggi ha pubblicato un rapporto sullo stato attuale della cybersecurity in Italia, realizzato dal suo Osservatorio Cybersecurity e Data Protection. I dati che emergono sono vari e molto interessanti.
Vediamo in particolare com’è cambiato il numero degli attacchi rispetto allo scorso anno e che effetto ciò ha avuto sugli investimenti delle imprese.
Cybersecurity: crescono gli attacchi informatici nel 2022
Com’era prevedibile, gli attacchi hacker sono aumentati nel 2022. A darne la certezza è il Clusit, ossia l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Come riportato nel rapporto, l’Associazione ha rilevato 1.141 attacchi informatici gravi soltanto nel primo semestre nel 2022, il che implica un aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A questo dato se ne aggiunge un altro estremamente rilevante, e cioè che un’azienda su sette (14%), ha subito gravi conseguenze a seguito di un attacco informatico. Tra le conseguenze più frequenti si trovano:
- interruzioni del servizio,
- ritardi nell’operatività dei processi,
- danni a livello di reputazione.
Investire in cybersecurity è diventata una priorità per le aziende
Secondo il Politecnico, il 67% delle imprese rileva un generale aumento degli attacchi hacker, il che ha portato molte aziende a decidere di aumentare il budget allocato a questo settore, in modo da essere maggiormente resistenti agli attacchi. Il rapporto conferma che sia le grandi aziende, sia le Pmi hanno iniziato a percepire la cybersecurity come una priorità nel campo degli investimenti.
Specialmente le imprese con più di 250 dipendenti, ossia le grandi aziende, h
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