(Money.it) La coppia EUR/USD viene scambiata in ribasso sotto 1,0700 nella giornata del 1 giugno.
L’euro dollaro fatica a cambiare direzione e non mostra, al momento, grandi spinte per un rimbalzo. Il tema più importante per gli investitori nel Forex riguarda la politica dei tassi delle banche centrali. Archiviato, al momento, il nodo default Usa grazie all’approvazione di un accordo bipartisan alla Camera, i riflettori si sono riaccesi sulle mosse Bce e Fed.
Mentre si susseguono le dichiarazioni dei funzionari in vista dell’incontro molto atteso di giugno, sia per l’Eurotower che per la banca centrale Usa, la coppia è in balia di aspettative diverse: da una parte la Bce dovrebbe quasi certamente continuare l’aumento dei tassi (anche se di soli 25 punti base), dall’altra la Fed è molto più incerta, con dubbi su un ulteriore rialzo o su una pausa.
L’euro può beneficiare di una banca centrale ancora falco, ma deve fare attenzione a previsioni più pessimistiche sulla ripresa dopo che la Germania ha evidenziato una recessione tecnica. Il dollaro può rafforzarsi come valuta rifugio in un contesto generale ancora incerto (con la Cina che sta indebolendo il sentiment), ma può anche vedere un allentamento degli acquisti se l’attrazione degli asset di rischio torna a dominare (con lo scongiurato rischio default).
L’euro dollaro appare sempre di più legato alle mosse di Bce e Fed: cosa aspettarsi sulla coppia?
EUR/USD: quale spinta da Bce e Fed?
Nel momento in cui si scrive, la coppia EUR/USD scambia a 1,0674, mantenendo una certa flessione.
Di contro, l’indic
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