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Economia

Mirafiori sarà un polo d’eccellenza per la produzione dell’ibrido di Stellantis

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Lo stabilimento di Torino  diventerà il centro dell’economia circolare del gruppo. Il volume degli investimenti è ancora sconosciuto. L’impianto sorgerà anche sul terreno dello storico stabilimento  per incrementare la produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione di nuova generazione per veicoli ibridi e ibridi plug-in.

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Mirafiori sarà quindi la culla del principale hub dell’economia circolare di Stellantis, gruppo a guida francese con sede nei Paesi Bassi nato dall’alleanza tra Fca e PSA. Lo ha annunciato oggi l’amministratore delegato Carlos Tavares durante una visita a Torino. L’impianto sarà inaugurato nel 2023 e garantirà modelli di produzione e consumo sostenibili. L’impianto entrerà in funzione con tre attività volte ad aumentare la sostenibilità della produzione: ricondizionamento dei componenti, riparazione e smontaggio dei veicoli. L’obiettivo è un’ulteriore espansione globale. La giornata a Tavares è stata speciale, ha incontrato i lavoratori, le istituzioni e poi i giornalisti, ma non i sindacati. Di conseguenza, i dati sugli investimenti non sono ancora stati diffusi e non è chiaro se le sedi promesse siano aggiuntive o sostitutive di quelle attuali.

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“Come vi dicevo presentando il piano al 2030, abbiamo creato una business unit per l’economia circolare, una direzione fondamentale per il futuro, e Mirafiori diventerà il più importante centro di economia circolare per Stellantis al mondo, sia in Europa. e in Nord America”, ha annunciato Tavares.  L’accordo mira a soddisfare la crescente domanda di veicoli elettrici e raggiungere l’obiettivo del piano Dare Forward 2030. L’impianto sarà situato nel complesso di Mirafiori e unirà gli stabilimenti produttivi di Metz, in Francia. L’inizio della produzione è previsto per la seconda metà del 2024. Una volta a regime, gli stabilimenti di Mirafiori e Metz diventeranno fornitori di tutti gli stabilimenti Stellantis in Europa.

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Secondo le intenzioni di Tavares, lo stabilimento di Torino potrebbe triplicare la produzione della 500E a 90.000 unità, un progetto attualmente frenato dalla carenza di componenti. “L’arrivo a Mirafiori è un segnale importante che mostra come anche in assenza di politiche di governo industriale, possiamo lavorare con gli enti locali”, spiega Giorgio Airaudo, Segretario Generale Cgil Piemonte, Ilfattoquotidiano.it. “L’aspetto più importante e promettente mi sembra essere l’economia circolare. Una direttiva europea impone alle case automobilistiche di raccogliere e riciclare le auto usate in futuro e Renault prevede di creare una fabbrica con 3.000 dipendenti per questo scopo”. Inoltre, continua il sindacalista, “è molto simbolico che la storica industria automobilistica europea stia rinascendo come piattaforma chiave nel nuovo concept automobilistico e nel passaggio dai motori termici a quelli elettrici”.

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Servirebbe anche un ricambio generazionale della forza lavoro. “L’età media dello stabilimento è alta, 56 anni, e molti addetti soffrono di problemi fisici legati all’usura della catena di montaggio. Si potrebbe ipotizzare una sorta di staffetta generazionale in cui i più anziano vengono accompagnati alla pensione a fronte di nuove assunzioni”. Airaudo ricorda come di recente a Mirafiori si siano verificati diversi scioperi perché le condizioni di lavoro sono peggiorate, sia per il caldo, sia per l’eccessiva velocità della linea di assemblaggio.

“Gli annunci che abbiamo fatto evidenziano sia il nostro impegno verso l’Italia sia la nostra capacità di prendere decisioni responsabili per anticipare l’imminente cambiamento globale del nostro settore, ci adoperiamo per raggiungere i nostri obiettivi Dare Forward 2030″, ha detto Carlos Tavares . “Sono molto grato a tutti coloro che hanno partecipato alla definizione e all’implementazione di questi piani per diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile con l’audace obiettivo di diventare a zero emissioni di carbonio rispetto alla concorrenza”, ha aggiunto il manager portoghese .

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