FinanzaNews24FinanzaNews24FinanzaNews24
  • Attualità
  • Economia
  • Mercati
    • Mercati italiani
    • Mercati americani
  • Investimenti
  • Fisco
  • Affari e Tecnologia
  • Lifestyle
Stai leggendo: Fiducia dei consumatori e imprese in rialzo. Ecco i dati dell’ISTAT
FinanzaNews24FinanzaNews24
Cerca
  • Attualità
  • Economia
  • Mercati
    • Mercati italiani
    • Mercati americani
  • Investimenti
  • Fisco
  • Affari e Tecnologia
  • Lifestyle
Seguici su
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Contatti
© Finanza News 24 - Tutti i diritti riservati
Economia

Fiducia dei consumatori e imprese in rialzo. Ecco i dati dell’ISTAT

Di Valentina Ambrosetti
sabato 27 Giugno 2020 - 10:00
4 minuti di lettura
Condividi
ISTAT fiducia consumatori
Condividi

Sono segnali importanti quelli della fiducia dei consumatori e delle imprese a giugno dopo il crollo record dei mesi precedenti a causa del coronavirus. Ma non è tutto così positivo

In particolare, secondo l’Istat, l’indice del sentiment dei consumatori è passato da 94,3 a 100,6, mentre la composizione del reddito d’impresa è passata da 52,7 a 65,4.

Tutte le componenti del sentimento del consumatore sono in aumento, sebbene a intensità diverse. L’aumento è marcato per il clima economico (da 72,9 a 87,2) e per il clima futuro (l’indice passa da 93,1 a 105,6) mentre il record climatico personale e attuale aumenta di più il contenuto (da 100,9 a 104,5 e 95, da 0 a 96,4, rispettivamente ). Per le aziende, le stime mostrano un aumento della fiducia complessiva in tutti i settori, anche se i livelli rimangono depressi. In particolare, nell’industria, l’indice di fiducia del settore manifatturiero è sceso da 71,5 a 79,8 e nelle costruzioni è sceso da 108,4 a 124,0.

Per il settore dei servizi, l’indice è aumentato sia nei servizi di mercato (da 38,9 a 51,7) che nel commercio al dettaglio (l’indice è passato da 68,0 a 79,1). Per quanto riguarda le componenti dell’indice di fiducia, nel settore manifatturiero, le valutazioni degli ordini e le aspettative di produzione stanno migliorando. Le scorte di prodotti finiti dovrebbero aumentare leggermente rispetto al mese scorso. Per quanto riguarda le costruzioni, l’aumento dell’indice è determinato da un netto miglioramento delle opinioni sugli ordini, che è accompagnato da un aumento delle aspettative sull’occupazione nell’azienda.

I saldi rimangono negativi

Nei servizi di mercato, l’aumento dell’indice è determinato da un forte aumento delle anticipazioni degli ordini, il cui saldo rimane negativo; Le valutazioni per entrambi gli ordini e le prestazioni complessive del business mostrano un leggero miglioramento. Nel settore del commercio al dettaglio, le aspettative per le vendite future si stanno chiaramente riprendendo, il saldo è stato positivo per la prima volta dall’inizio degli effetti della pandemia. Infine, le scorte sono considerate in decomposizione e vi è un lieve peggioramento delle stime delle vendite. La costruzione della fiducia è diffusa sia nella distribuzione tradizionale che su larga scala.

Nel primo trimestre del 2020, l’Istat sottolinea che il reddito familiare lordo disponibile è diminuito dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, spiegando che il reddito in termini reali, cioè il potere d’acquisto, è diminuito dell’1,7%.

“Le misure di sostegno al reddito introdotte per contenere gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria hanno fortemente limitato il calo del reddito disponibile delle famiglie e del potere d’acquisto”.

Nel primo trimestre del 2020, la spesa per consumi finali delle famiglie è diminuita del 6,4%. L’Istat parla di una “forte contrazione” legata alle misure di contenimento dovute all’ambita emergenza. Ciò si traduce in un notevole aumento del tasso di risparmio. La propensione a salvare le famiglie dei consumatori, infatti, è stimata al 12,5%, 4,6 punti percentuali in più rispetto al quarto trimestre del 2019. Il rapporto deficit / PIL è stato pari al 10,8% nel primo trimestre dell’anno rispetto al 7,1% registrato nello stesso periodo del 2019. L’Istat annuncia che il saldo delle partite correnti e il saldo primario dell’AP erano negativi, entrambi con un impatto sul PIL del -7,8% (-4,1% e -4,2% rispettivamente nel primo trimestre del 2019). L’onere fiscale è stato del 37,1%, con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

TAGGATO:ISTAT
Condividi questo articolo
Facebook Pinterest Whatsapp Whatsapp
Articolo precedente Controlli Conto corrente Controlli sul conto corrente: come evitare inutili contenziosi
Articolo successivo Azioni Shopify e-commerce Azioni Shopify, i motivi per acquistarle e non venderle mai

Recenti

Intelligenza Artificiale
Google: la nuova era della ricerca parte dall’Intelligenza Artificiale
Attualità
Pitturare
Pitturare le pareti esterne della casa in autonomia: i consigli per un fai da te impeccabile
Lifestyle
Wall Street
3 titoli a Wall Street che secondo gli analisti sono pronti a sovraperformare il mercato
Mercati americani
Microsoft Copilot
Microsoft Copilot si aggiorna con la funzione di completamento automatico
Affari e Tecnologia
Azioni petrolifere
I petroliferi a Wall Street sono ancora appetibili? Sembra proprio di si
Mercati americani
Intelligenza Artificiale
Draft One: quando l’Intelligenza Artificiale compila le denunce al posto dei poliziotti
Attualità
Amministratore di condominio
L’importanza della scelta dell’amministratore di condominio
Attualità
FinanzaNews24FinanzaNews24
Seguici su
© 2024 Finanza News 24 - Piazza Cordusio, 20123 - Milano
Riproduzione dei contenuti di proprietà riservata. Alcuni contenuti del sito, compreso testi e immagini, sono protetti dal copyright dei legittimi proprietari/autori che ne detengono i diritti esclusivi. Le immagini utilizzate, se non specificato diversamente, sono da considerarsi Royalty Free.
  • Chi siamo
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Contatti
Go to mobile version