(Money.it) Vivono tra le fognature e i cassonetti pieni di spazzatura della Capitale. Roma è ormai invasa dai ratti e la Sima (Società italiana di medicina ambientale) lancia l’allarme igienico-sanitario. Il caldo estremo e i rifiuti hanno creato un habitat perfetto per la proliferazione dei topi, tanto che la Società ha stimato che per ogni abitante romano ci sono circa 3,5 ratti.
Sarebbero quindi circa 10 milioni i roditori che abitano nella Capitale. E se Parigi pochi giorni fa ha rinunciato alla derattizzazione, dopo sei anni di intervento massiccio ma senza grandi risultati – tanto che i topi sono raddoppiati – proponendo ora un modello di convivenza con i topi della città, la Capitale non ha ancora attuato un vero e proprio piano di derattizzazione.
Infatti, tra i camion della spazzatura fermi nelle officine e gli appalti per la derattizzazione fermi al palo almeno da 3 anni, la situazione è sfuggita letteralmente di mano tanto da trasformarsi in emergenza sanitaria.
Davanti a una simile situazione è necessario conoscere non solo le cause che hanno portato alla proliferazione dei topi nella Capitale, ma soprattutto quali sono i disagi e i rischi per la salute dell’uomo e come prevenire possibili nidificazioni in casa. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Allarme topi a Roma, le cause: caldo estremo e derattizzazione al palo
Sono diverse le cause che hanno condotto all’attuale emergenza sanitaria per via della proliferazione dei ratti nella Capitale. In primis troviamo le ondate di caldo estremo, che oltre a incidere sulla presenza di zanzare e zecche, incidono sull’aumento dei ratti, come dimostrato da uno studio condotto da alcuni ricercatori negli Stati Uniti e in Canada. Le temperature e gli inverni più miti, infatti, provocano un aumento di topi nelle aree urbane, in quanto tali animai non resistono alle basse temperature.
Altra causa è sicuramente la sporcizia e la mancata raccolta dei rifiuti per le strade. Il problema è quindi di natura amministrativa. Ad esempio, il 15 luglio sono scaduti – senza essere stati rinnovati – gli appalti con le ditte per le riparazioni di circa 100 spazzatrici su 150 dell’Ama. E se sono state rafforzate le attività di pulizia, purtroppo i continui guasti costringono l’Ama a cancellare alcuni turni. Stesso problema con i camion della raccolta della spazzatura, a causa dei ritardi sulle manutenzioni sono rimasti fermi nelle ultime ore ben 344 mezzi, con effetti deleteri.
Infine, c’è il problema della derattizzazione, il cui bando, stilato nel 2020, è fermo al palo ormai da 3 anni. I fondi destinati a tale attività sono stati
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